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Le vied dei cunti

CLOWN

Where?

Oggi quando mi chiedono “cos’è il clown?” non so rispondere.  So che per me è stata una strada, una possibilità di viaggiare, di fare il pirata, il pirata dell’anima che si spinge oltre il limite del contatto profondo, apre portoni barricati, sfonda finestre, razzia i blocchi che la vita ci crea, che assedia fortezze intorno ai cuori e naviga sul mare delle emozioni clandestine con le vele dell’amore più puro spiegate. Un pirata fuori da ogni legge della logica, pronto all’arrembaggio, avventurieri di relazioni, fuori da tutto ciò che razionalmente accettabile. Alla domanda “perché hai scelto di fare il clown? ” tuttora non so cosa rispondere. Con la mia memoria faccio rewind e provo a ricordare, a vedere. Se c’è un motivo per cui ho fatto tutto questo è perché sono cresciuto in un territorio circondato dalla bruttura industriale, perché quando avevo bisogno di bellezza trovavo solo squallore e desolazione, solitudine e paura. Perché dove vivo c’è il tasso di morti di cancro e di bambini nati malformati più alto d’Europa. In mezzo a tanto dolore, a tanta morte volevo essere felice, volevo incontrare qualcosa di bello, un amico di infanzia con cui giocare, vivere in un sogno però svegliandomi sempre. Cercando tutte queste cose ho incontrato la bellezza degli esseri umani, ho incontrato il respiro silenzioso che ti conosce da sempre, una luce che ti cammina accanto saltellando, uno che non centra niente e ti fa divertire, labbra che si schiudono, quanto sono belle, ho incontrato il vento tra i capelli, il freddo pungente sulla faccia, un cielo grigio d’estate con nuvole a forma di culi. Mi sono scoperto fragile, scurrile, infantile, viaggiatore dell’onirico, perduto negli sguardi brevi ma che ricorderò per sempre. Invece Charlie Chaplin “Un giorno senza sorridere è un giorno sprecato”, ancora Marquez “Non smettere mai di sorridere nemmeno quando sei triste perché non sai mai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso “. Davanti a questi mostri sacri il mio pensiero va ad un ragazzo di provincia che dedicava le sue vacanze a viaggiare in luoghi dove c’era la guerra, Vittorio Arrigoni si chiamava. Prima di essere ucciso raccolse le sue cronache dalla Palestina sotto bombardamenti dell’operazione PIOMBO FUSO e le chiamò “Stay Human”, perché davanti ai bambini uccisi, alla violenza della guerra, lui ripeteva e si ripeteva STAY HUMAN, RESTIAMO UMANI. Oggi che la guerra è in casa nostra, che il terrorismo ha cambiato il nostro modo di vivere, che da Oriente  a Occidente il mondo non è un posto sicuro, oggi che il diritto all’infanzia non è una cosa scontata, oggi che i potenti non smettono di giocare a danno della povera gente noi diciamo, ricordano Vittorio, Stay Human e se questo non bastasse alla fine di ogni nostro progetto diciamo STAY CLOWN: sii un essere umano capace di amare e sorridere nonostante tutto. Si un essere umano imperfetto, col cuore che danza e il corpo che vibra capace di attraversare un ospedale, una strada qualsiasi, un campo di concentramento con amore leggero, profondo, fluttuante, capace di essere sogno in carne e ossa che attraversa per brevi intensi istanti la vita degli altri.questo spazio per scrivere i testi del tuo sito web. Ricordati di eliminare tutto ciò che è superfluo e tutto quello che non aggiunge nulla di nuovo ai tuoi testi. In questo modo riuscirai a catturare l’attenzione dei visitatori sui contenuti del tuo sito web.